Cross Limits Contemporary Art Exhibit
Quando
Date(s) - 18/09/2020 - 01/10/2020
Tutto il giorno
Dove
Medina Roma
Cross Limits Contemporary Art Exhibit
Dal 18 Settembre al 1 Ottobre 2020, presso l’Art Gallery Medina Roma, la mostra collettiva Cross Limits Contemporary Art Exhibit a cura di Alessia Caforio. Il progetto mette in relazione opere di pittura, scultura, fotografia, digital e installazioni, che ruotano intorno a uno studio diretto o indiretto del concetto di limite.
Opening: Venerdì 18 Settembre 2020 ore 18:00
Artisti: Riccardo Barsottini, Jaber Khudhair, Romano Noviello, Pavel Pashkin, Giampiero Pippia, Paola Risa, Manuela Scannavini, Silvia Struglia, Patrizio Vellucci, Marie Vetrò
Apertura al pubblico: Lun-Ven 10:00-13:00 e 15:00-19:00
Cross Limits Contemporary Art Exhibit
Il progetto mette in relazione opere di pittura, scultura, fotografia, digital e installazioni, che ruotano intorno ad uno studio diretto o indiretto del concetto di limite. Quindi rappresentando, astraendo o concettualizzando limiti umani, fisici, mentali o esprimendo in modo complementare l’idea di infinito. Come libertà (fisica, di pensiero o di espressione), idealizzazione filosofica di uno stato d’animo o come rappresentazione di una natura suggestiva e contemplativa. Focus sulle religioni, sulla scienza, sulla storia e sulle tecnologie, completano il progetto.
Il superamento del limite è l’anelito che risiede da sempre nelle profondità dell’animo umano, è un bisogno verso il quale siamo proiettati data la nostra natura intrisa di caducità: l’essere umano è pura manifestazione del concetto di limite. L’infinito diviene una conquista di pensiero, a dimostrazione della possibilità di valicare i confini con l’intelletto e l’immaginazione.
L’infinito, complesso da definire, è stato nel corso dei secoli oggetto di dibattito in tutti i campi, dalla filosofia alla matematica, alla letteratura all’arte; a quest’ultima si intende dare in questa occasione ulteriori contributi.
La mostra ha l’obiettivo di correlare artisti che affrontano tematiche diverse attraverso medium differenti. Esaltando la diversità espressiva che caratterizza l’arte contemporanea ed esplorando il panorama della creatività e delle proposte; al fine di elaborarne un aggiornamento significativo. Cross Limits è un incontro di generi, stili e tecniche differenti, combinati allo scopo di valorizzare la creatività multiforme e l’espressività individuale: una mostra che affida alla traduzione dell’emotività e dell’ingegno creativo il compito di diventare comunicazione. L’iniziativa aggiunge un tassello ulteriore alla rappresentazione visiva ed artistica del limite. E del suo superamento nell’infinito, in continua evoluzione. [Clicca qui per leggere il testo curatoriale completo]
Gli Artisti di Cross Limits Contemporary Art Exhibit
Riccardo Barsottini – Cross Limits Contemporary Art Exhibit
Barsottini è alla ricerca della luce connessa alla sua ombra: la sua arte nasce dal desiderio di voler comunicare al mondo la propria necessità di esprimersi. Attraverso le tele, la passione e le emozioni ritrovano di getto la loro dimensione. Senza freni, senza schemi, né preconcetti: nell’impulso della gestualità e del tratto indelebile si liberano nell’essenza più pura.
“Stargate”, 2019, acrilico su tela, 88×95
“Overflow” 2019, acrilico su tela – tecnica a spatola, 88×96
Mentre nell’opera “Stargate” l’artista rappresenta il coraggio di varcare la soglia delle nostre paure, “Overflow” è pura dichiarazione d’intenti: il colore è materia viva, densa e straripante dalla tela.
Jaber Khudhair – Cross Limits Contemporary Art Exhibit
Artista kuwaitiano che, nel corso dei suoi vent’anni di carriera, ha partecipato a mostre collettive in tutto il mondo. Dal Libano al Venezuela, dall’Oman all’Italia, dal Bangladesh al Cile, ricevendo diversi premi internazionali. È stato selezionato per la partecipazione a Lisbona Contemporanea, tenutasi nell’Aprile 2020 presso la galleria Atelier Natalia Gromicho. Khudahir è esponente del Neocubismo: un’affascinante sintesi fra la tecnica della scomposizione dell’immagine cubista ed il Futurismo di Umberto Boccioni nelle forme arrotondate.
“Meet with friends 1” , 2019, acrilico e pastelli ad olio su carta, 70×90
“Meet with friends 2”, 2019, acrilico e pastelli ad olio su carta, 70×90
A differenza dei colori terrosi tipici, ad esempio, del cubista Braque, Khudhair utilizza tonalità vivaci che rievocano sentimenti delicati e sereni; capaci di infondere nell’osservatore la sensazione di trovarsi all’interno di un racconto fiabesco ma contemporaneo, caratterizzato da atmosfere di raffinata e gioiosa convivialità.
Romano Noviello – Cross Limits Contemporary Art Exhibit
Giovane studente di Architettura, Noviello sviluppa durante i primi anni del liceo la passione per l’arte: prima dedicandosi alla fotografia e poi, per caso, incontrando la pittura, dalla quale scaturiscono profondi risvolti terapeutici. L’espressione di sé avviene mettendo “bianco su nero” ciò che le parole non possono trasmettere.
“Day one” (dalla serie 7 days), 2019, installazione – taglia e cuci, 50×50
“Still alive”, 2019, installazione – acrilico, 50×180
Pavel Pashkin – Cross Limits Contemporary Art Exhibit
Artista russo originario di Samara, si distingue per l’uso di una tecnica particolare che combina l’espressività della pop art allo stencil della street art; accostando i metodi tradizionali della pittura dedotti dal realismo di scuola rinascimentale ad elementi di postmodernismo.
“Portrait of David Bowie”, 2018, acrilico, 135×109
L’opera in mostra è un ritratto di David Bowie molto singolare: raffigurato nell’immagine di un bardo medievale russo (gusliar). Soltanto gli occhi di colore diverso ed ornamenti a forma di bandiera britannica Union Jack chiariscono l’identità del personaggio. David Bowie attraversò l’intera URSS su un treno transiberiano nel 1973. La sua musica, allora tanto amata quanto vietata dal regime, diviene qui un potente simbolo di libertà e di espressione; capace di valicare i limiti della censura.
Giampiero Pippia – Cross Limits Contemporary Art Exhibit
“Croce e delizia
Un estremo conflitto
Tra amore e odio.
La consapevolezza
Della passione,
e infine
della sua silenziosa morte”
Immortala i suoi ricordi e le sue impressioni attraverso la poesia e la pittura.
“Con gli occhi dell’anima”, 2020, fotografia, 30×40
L’opera “Ti amo da morire” esprime efficacemente l’eterna lotta tra eros e thanatos; dove l’eros è ciò che ispira costruttività, unione, condivisione nell’amore ma anche una estenuante ricerca del piacere. Mentre thanatos, come tendenza distruttiva o autodistruttiva, pone fine alla passione e all’incontentabilità umana.
“Ti amo da morire”, 2020, tecnica mista, 55×75
Paola Risa – Cross Limits Contemporary Art Exhibit
Artista romana che ha intrapreso il suo percorso espressivo dopo aver superato l’insicurezza giovanile ed aver sviluppato un proprio io consapevole e desideroso di mettersi in discussione. Motivo per il quale la sua produzione artistica è frutto di una esplorazione interiore che porta all’essenza della propria emotività. Fare arte, per Paola Risa, fortifica consapevolezza e personalità.
“Il volto velato”, 2020, olio su tela, 50×70
“L’amore non ha limiti”, 2020, tempera su tela, 100×150
Manuela Scannavini – Cross Limits Contemporary Art Exhibit
Autodidatta, sociologa, spazia tra varie discipline (pittura, disegno, artigianato, decorazione, litografia, stampa su carta e stoffa) che la portano ad ideare brand di progetti Art, Design, Jewelry & Fashion, anche insieme alla stilista Elena Binni ed alla società Livingdeco.
“I nostri tempi #1”, 2020, tecnica mista su carta, 75×104
“Trittico”, 2016, acrilici su carta, 29×47
“Imago #1”, 2019, colori calcografici su carta, 25×45
“Imago #2” 2019, colori calcografici su carta, 16×32
“Inverno”, 2016, tecnica mista su legno, 30×30
Stampe con haiku
“Gioielli in barchetta di gesso”, 2020, gioielli bronzo lavorazione a cera persa
Collabora con la poetessa Laura Anfuso per la collettiva di Matera nel 2017 e con Alice Valente Visco per l’arte performativa. Riconosciuta Aiapi (Associazione Internazionale delle Arti Plastiche Italia) partecipa al progetto SCART, rete di architetti, artisti e designer. Nel 2020 viene inserita nella seconda edizione dell’Atlante dell’Arte Contemporanea De Agostini. I suoi lavori sono il frutto pluriennale di sperimentazioni su plexiglas, legno, carta, reti metalliche, materiali naturali e di scarto. Nelle sue tecniche miste, la significazione informale, l’agitazione segnica; la molteplice combinazione materica che ci apre ad infinite possibilità di creazione e interpretazione. La sua arte si manifesta attraverso fonti diverse per distribuire impulsi che oscillano tra l’astratto e il concettuale.
Silvia Struglia – Cross Limits Contemporary Art Exhibit
Inserita nell’Atlante dell’Arte Contemporanea 2020 edito De Agostini, vincitrice per la selezione pittura della Biennale MArteLive 2019, ha precedentemente esposto in mostre collettive e personali a Roma e Milano, partecipato a diversi eventi e live painting a cura di Ignorarte, realizzato le favole dipinte per il libro “Favole piccole e Foglie di vernice” (scritto dal fratello Mario Struglia e pubblicato nel 2019 da Bookabook), ha realizzato la copertina per il vinile di “Mirrors”, progetto di Roberto Fasciani e Riccardo Rocchi (prodotto dall’etichetta Cadabra Records nel 2020).
Il suo approccio alla pittura è di tipo astratto e gestuale, mirato a cristallizzare sensazioni, impressioni, ritmi, storie; in un’immagine sintetica e istintiva, realizzata in simultanea col manifestarsi di un evento: una coreografia a cui assiste, una canzone o un racconto. La sua Arte blocca un processo nell’”istantanea di una storia”, collezionando “fotografie” che mantengano vivi attimi passati. Le opere di Silvia Struglia sono un’esperienza sinestetica, come i lavori della serie “Papersongs”, in cui quadro e musica hanno la stessa vita: note, contenuti, stati d’animo grondano sulla carta mentre il pezzo incede, evolve e si compie. Nei mesi di lockdown è affiorata una tendenza più spiccata alle geometrie alternate, ai frequenti getti di colore fisici e quasi “incontrollati”; che narrano storie più intime e definiscono nuove-antiche “geologie private”.
“Famiglia”, 2020, acrilico su legno, 120×74
Patrizio Vellucci – Cross Limits Contemporary Art Exhibit
Artista che opera nel campo della pittura, della scultura, della fotografia e del digitale, durante gli studi presso l’Accademia di Brera avvia la propria ricerca della trasparenza del colore; oscillando tra il decorativismo e lo studio della composizione. L’approfondimento di quest’ultimo in relazione al formato e alla creazione equilibrata di immagini con tensione evidente degli elementi compositivi, lo porta lentamente verso la ricerca di un referente figurativo. La sua produzione oggi si sviluppa tra l’astratto e proprio il figurativo, attraverso un segno descrittivo. La tecnica impiegata si avvale della reazione casuale di un materiale vivo come la carta al processo di preparazione del supporto (sia sul fronte che sul retro). Il supporto incide così sia sul piano della composizione che sulla trasparenza del colore. In modo randomico e non controllabile, determinando il punto di partenza dell’opera.
Riflessi n.2”, 2017, tecnica mista su carta intelaiata, 100×100
“Riflessi n.3”, 2018, tecnica mista su carta intelaiata, 100×100
Marie Vetrò – Cross Limits Contemporary Art Exhibit
Dopo la sua prima personale in una piccola città piemontese vicino Alba, ha partecipato alle mostre Amars e Ars Gratia Artis a Milano, guadagnando ulteriori consensi grazie all’intervista radiofonica di Milano All News di cui è stata protagonista. A Luglio 2020 espone per la prima volta a Roma presso la galleria Medina; ed a Settembre 2020 partecipa alla mostra DreamArs a Milano a cura di Eva Amos e con Huawei come main partner. Cresciuta tra le Langhe in Italia e Aix-en-Provence in Francia, è fortemente influenzata dal contesto della città che ha dato i natali a Paul Cezanne. Le sue opere, da lei definite “impulsi vitali”, sono pure emozioni impresse istintivamente sulla tela.
Nell’opera “Dissolvenza” vediamo una donna in primo piano, congiunta ma al tempo stesso distante dall’uomo che si dissolve in secondo piano. Entrambi i soggetti sono avvolti da colori intensi. Ma qui emerge la volontà della figura femminile che si fa strada e sorpassa la figura maschile ormai alle spalle. I due soggetti, sebbene sembrino per alcuni tratti comunicare tra loro, sono ormai distanti. Le linee infinite rispondono alle emozioni e nulla ha più bisogno di esser circoscritto: resta in superficie solo quel che è necessario.
“Dissolvenza”, 2020, acrilico su tela, 50×70
“Nous sommes Infinis”, 2020, acrilico su tela, 100×100
“Nous sommes Infinis” è un’unica linea che unisce due amanti in tempi e spazi indefiniti. “Quante volte ci siamo chiesti come sarebbero state le cose se si fossero sviluppate in tempi e luoghi diversi? Tempi e luoghi che esistono al di fuori della dimensione che conosciamo. Nei quali la coppia ha conosciuto una sorte diversa, una vita insieme all’insegna di un sogno che la realtà di questo spazio non ha abbattuto”. L’amore resta infinito.
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