Corinna Brandl e Brigitte Cabell La mostra

Quando
Date(s) - 29/04/2022 - 12/05/2022
Tutto il giorno

Dove
Medina Roma

Testo di Gianluca Carchia

L’arte europea, negli ultimi cinquanta anni, è cresciuta e si è sviluppata in maniera esponenziale. Un esempio di questo progressivo avanzamento si può osservare nelle sale della Galleria Medina. La pittura di Corinna Brandl e la scultura di Brigitte Cabell, esposte insieme, illustrano come la ricerca sulla materia possa investire l’utilizzo di ogni tipo di materiale.

Entrambe nate in Germania, Brandl e Cabell indagano i rapporti che si instaurano tra la materia e la sua potenziale espressività vitale. La pittura di Brandl e la scultura di Cabell si presentano come punti di approdo per indagare il lavoro delle due artiste e per decifrare il progresso della ricerca artistica.

Ma andiamo con ordine, partendo dalle opere pittoriche di Corinna Brandl…

Con un percorso di dipinti avviatosi nel 2013 con il quadro Summerwind, Brandl avvia la sua ricerca esplosiva e coloristica. Si potrebbe facilmente scomodare la storia dell’arte, come ad esempio la color field painting di Rothko oppure l’Informale di Tapiés, ma si deraglierebbe dall’intento dell’artista. Brandl realizza dipinti dalla forte presenza cromatica e compositiva, realizzati per accostamento e per sovrapposizione di macchie di colori che vanno poi a definire figure umane dalla forte presenza emotiva.

Le donne della Brandl sono leggere, delicate ma allo stesso tempo consapevoli della loro storia, che l’artista riesce a riportare sullo sfondo della tela. Qui, si trovano ampi strati di colori caldi che ben dialogano tra di loro e che si realizzano in una perfetta euritmia spaziale. Storie di vita quindi, come il dipinto Guardandoci del 2019, ma anche però un leggero rapporto, in questo caso, con l’arte dei grandi autori. Giverny 3 è un chiaro omaggio al luogo dove Claude Monet ha realizzato i suoi capolavori floreali e, ai quali, Brandl offre questo delicato omaggio dalla forte presenza vitale e materica.

Le opere di scultura di Brigitte Cabell

indagano lo stesso campo emozionale ma con un fare mistico e allo stesso tempo semplice. Infatti, Cabell non esprime la forza vitale in senso figurativo, bensì in senso processuale. Tutte le opere in mostra raccontano come la sua ricerca miri alla conquista di un archetipo vitale che esiste nella materia. E, per fare questo, Cabell lavora “per via di levare” fino al nocciolo, dove risiede in forma pura e completa la forza vitale delle pietre che utilizza.

Sono sculture dalla forte consistenza lineare e geometrica, basate su un gioco di pieni e di vuoti che trova i suoi riferimenti – anche qui – nella storia dell’arte. Brancusi e Càrdenas sono le sue guide in questa ricerca archetipica. Se dal primo Cabell studia la realizzazione di sculture dalla superficie levigata, dal secondo l’artista analizza e riproduce la sua consistente sensualità. Sono sculture presenti e realizzate per sottrazione, le cui superfici ruvide e levigate lanciano la loro essenza nel mondo astratto e vitale.

La vitalità della materia…

come metodo di lavoro, indagine e realizzazione delle loro opere è stata raggiunta però con strumenti diversi. Le forti essenze tonali e figurative della Brandl richiamano la sensualità e l’archeticipità delle sculture della Cabell, e viceversa, per realizzare quell’incontro totale tra le arti. Una Gesamtkunstwerk moderna ed espressiva.

References

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